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L’importanza delle radio nelle emergenze: una soluzione tecnica affidabile e strategica

Nel campo delle telecomunicazioni, specialmente durante le situazioni di emergenza, le radio rivestono un ruolo centrale grazie alla loro affidabilità, robustezza e capacità di operare anche quando le infrastrutture di rete moderna, come le reti cellulari o internet, vengono compromesse. Questi strumenti comunicativi si rivelano un asset critico per il coordinamento delle operazioni di soccorso e la comunicazione tra i vari attori coinvolti, dai vigili del fuoco alle squadre di soccorso, fino alle organizzazioni umanitarie come la Croce Rossa Italiana.

La radio nelle emergenze: un sistema tecnico avanzato

Utilizzate nelle emergenze operano attraverso un sistema di trasmissione che si basa sulla modulazione delle onde radio per inviare informazioni, generalmente audio, su lunghe distanze. A differenza delle reti cellulari, che richiedono torri, infrastrutture complesse e l’uso di server centrali, le radio possono funzionare in modalità punto-punto o con il supporto di ripetitori che amplificano il segnale, garantendo una copertura più estesa.

I sistemi radio destinati alle emergenze possono variare da radio portatili UHF e VHF, utilizzate da squadre di soccorso, fino a sistemi radio HF per la comunicazione a lungo raggio. Le bande utilizzate durante le emergenze vengono rigorosamente pianificate e assegnate dalle autorità nazionali e internazionali per evitare interferenze e garantire una comunicazione chiara e affidabile tra tutti gli operatori coinvolti.

Esempi tecnici di utilizzo in emergenze

Le radio si dimostrano cruciali in molti scenari reali, dove la capacità di comunicare efficacemente rappresenta una risorsa imprescindibile. Vediamone qualcuno:

Incendio della Grenfell Tower (2017)

Quando le reti cellulari erano sovraccariche e inaffidabili a causa dell’enorme traffico generato, i servizi di emergenza si sono affidati alle radio UHF per mantenere la comunicazione in tempo reale tra i soccorritori all’interno dell’edificio e il comando di controllo. In questo scenario, la capacità di operare su frequenze dedicate e indipendenti ha garantito il flusso costante di informazioni critiche.

Terremoto di Haiti (2010)

Dopo il devastante sisma che colpì Haiti, gran parte delle infrastrutture di telecomunicazione furono distrutte. Le squadre internazionali di soccorso si sono affidate alla banda hf per comunicazioni a lungo raggio con i centri di coordinamento all’estero e alla VHF/UHF per le comunicazioni locali sul terreno.

Alluvioni in Italia (2020)

Durante le alluvioni che hanno colpito il nord Italia, molte reti cellulari risultarono interrotte a causa del crollo delle torri di trasmissione. Le squadre di soccorso della protezione civile e i vigili del fuoco si sono affidati a radio portatili VHF per coordinare le operazioni di evacuazione e il salvataggio delle persone isolate dalle acque.

Frequenze e bande di utilizzo in emergenza

Le frequenze radio utilizzate nelle emergenze vengono rigorosamente regolamentate per garantire la corretta gestione dello spettro radio e prevenire sovrapposizioni o interferenze che potrebbero compromettere le comunicazioni vitali.

Banda HF (High Frequency)

Operante tra i 3 e i 30 mhz, la banda HF viene spesso utilizzata per comunicazioni a lunga distanza. Grazie alla capacità delle onde HF di riflettersi nella ionosfera, queste frequenze permettono collegamenti a migliaia di chilometri di distanza. È utilizzata principalmente in contesti di disastri naturali, per il coordinamento tra centri di soccorso distanti o paesi che intervengono in aiuto umanitario.

Banda VHF (Very High Frequency)

Operante tra i 30 e i 300 MHz, la banda VHF è molto utilizzata in emergenze locali. Le radio VHF sono comunemente impiegate da squadre di soccorso, vigili del fuoco, forze dell’ordine e unità mediche per comunicazioni a medio raggio, che vanno da qualche chilometro fino a decine di chilometri in ambienti urbani o collinari.

Banda UHF (Ultra High Frequency)

Coprendo una gamma di frequenze tra i 300 e i 3.000 MHz, le radio UHF sono ideali per operare in aree urbane densamente popolate o all’interno di edifici, dove le frequenze più basse potrebbero non penetrare bene. La banda UHF è cruciale in scenari dove le squadre di soccorso operano in spazi chiusi, come crolli di edifici o incendi.

Frequenze di emergenza

Organizzazioni come la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco hanno accesso a canali dedicati in banda VHF/UHF riservati alle emergenze. Queste frequenze sono predefinite per essere utilizzate esclusivamente in scenari critici e garantiscono una comunicazione priva di interferenze, in modo che i soccorritori possano operare senza interruzioni.

Differenze tecniche tra radio e reti cellulari in emergenze

Sebbene le reti cellulari rappresentino il mezzo di comunicazione più utilizzato nel quotidiano, durante un’emergenza presentano limiti significativi rispetto alle reti radio. Ecco alcune differenze tecniche chiave che rendono la radio uno strumento molto più affidabile:

  1. Indipendenza dalle infrastrutture fisse: le radio operano attraverso un sistema decentralizzato, mentre le reti cellulari dipendono da una rete di torri, server centrali e ripetitori. Durante disastri naturali o crisi, le torri cellulari sono spesso danneggiate o sovraccaricate, rendendo la comunicazione cellulare inaffidabile o impossibile. Al contrario, le radio UHF e VHF possono operare con trasmettitori mobili, e i ripetitori possono essere distribuiti rapidamente in luoghi strategici.
  2. Semplicità operativa: le radio utilizzano frequenze predeterminate e non richiedono l’accesso a una rete complessa. Ciò significa che possono funzionare anche in condizioni di blackout totale, a differenza dei cellulari, che dipendono dall’alimentazione elettrica e dalle infrastrutture di rete. Anche in assenza di ripetitori, le radio in modalità simplex possono comunicare direttamente tra loro, rendendole estremamente flessibili.
  3. Migliore gestione del sovraccarico: le reti cellulari tendono a sovraccaricarsi rapidamente durante le emergenze, poiché migliaia di persone cercano contemporaneamente di effettuare chiamate o inviare messaggi. Le radio, invece, operano su canali dedicati e le comunicazioni avvengono in tempo reale, senza rischio di congestione. Inoltre, molte reti radio utilizzano tecnologie di prioritizzazione, garantendo che i messaggi più importanti vengano trasmessi per primi.
  4. Affidabilità delle comunicazioni critiche: nelle emergenze, le comunicazioni radio sono quasi sempre privilegiate grazie alla loro affidabilità tecnica. Le reti radio sono progettate per funzionare in condizioni estreme, includendo la ridondanza e backup dei sistemi critici. Inoltre, le radio professionali dispongono di batterie a lunga durata, fondamentali in situazioni di blackout esteso, quando la ricarica dei dispositivi mobili diventa un problema.

Conclusione

Le reti radio rimangono insostituibili nelle operazioni di emergenza per la loro robustezza, affidabilità e semplicità operativa. L’indipendenza dalle infrastrutture complesse e la capacità di operare su frequenze dedicate garantiscono che le comunicazioni tra i soccorritori siano costanti e prive di interruzioni, anche nelle condizioni più difficili.

Le reti cellulari, seppur moderne e diffuse, non possono competere con la resilienza delle reti radio, specialmente in situazioni dove le infrastrutture sono danneggiate o sovraccariche. Le radio rappresentano quindi il cuore pulsante delle comunicazioni di emergenza, assicurando che, anche nel caos, la parola possa essere trasmessa e le vite salvate.

Le organizzazioni come la Croce Rossa Italiana continuano a investire nella formazione dei volontari e nel potenziamento delle reti radio per essere pronte ad affrontare qualsiasi tipo di emergenza.

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