La Protezione Civile Calabria, in un comunicato, fa sapere che sono aperte le prenotazioni sulla piattaforma per ricevere le dosi “addizionali” e “booster” nell’ambito della campagna vaccinale anti covid-19.
Ricordiamo che la piattaforma per le prenotazioni è https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it
Ma cosa sono le dosi “addizionali” e “booster” e a chi sono rivolte? Cerchiamo, come sempre, di spiegare il tutto.
Cosa sono le dosi addizionali
Per dose addizionale si intende una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria.
In soggetti sottoposti a trapianto di organi, che hanno già completato il ciclo vaccinale, una dose addizionale ha mostrato un significativo beneficio, in termini di risposta immunitaria.
In particolare sono incluse le seguenti condizioni:
- trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
- trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica);
- attesa di trapianto d’organo;
- terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CAR-T);
- patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;
- immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
- immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);
- dialisi e insufficienza renale cronica grave;
- pregressa splenectomia;
- sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+< 200cellule/μl o sulla base di giudizio clinico.
La dose addizionale va somministrata dopo almeno 28 giorni dall’ultima dose.
Cosa sono le dosi booster
Con il termine “dose booster” si intende una dose di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario. Tale somministrazione, effettuata a distanza di un determinato intervallo temporale, viene somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria.
Al momento, la somministrazione di dosi “booster” di vaccino anti SARS-CoV-2/COVID-19 è prevista per le seguenti categorie:
- soggetti di età ≥ 80;
- personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani.
La dose “booster” va somministrata dopo almeno sei mesi dall’ultima dose.
Una dose booster potrà essere, in un secondo momento, offerta a chi espleta professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario. Si inizierebbe dai soggetti di età ≥60 anni o con patologia concomitante tale da renderli vulnerabili a forme di COVID-19 grave o con elevato livello di esposizione all’infezione.
In linea con quanto evidenziato dal CTS, la strategia di somministrazione di una dose “booster” potrà includere anche i soggetti con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/pre-esistenti, previo parere delle agenzie regolatorie.
La strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target o della popolazione generale verrà invece decisa sulla base dell’acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell’andamento epidemiologico