Acqua

Come rendere potabile l’acqua

L’acqua è l’elemento essenziale per la vita di tutti gli esseri viventi. Nel nostro articolo Zaino di emergenza. Cosa mettere all’interno dello zaino abbiamo indicato la quantità minima di acqua da inserire in un eventuale zaino di emergenza. Ma cosa fare se l’acqua inizia a scarseggiare? In questo articolo vedremo come potabilizzare l’acqua e quali sono le migliori fonti idriche da sfruttare come acqua potabile.

L’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità)nei casi in cui sia impossibile attingere alla rete idrica, consiglia di bere solo acqua in bottiglia o di usare acqua previa bollitura.

Peccato che non sempre è possibile, per motivi anche logistici, avere a portata di mano acqua imbottigliata. Nel caso ci si trovi fuori da un centro abitato è doveroso cercare le migliori fonti idriche e capire come potabilizzare l’acqua in modo sicuro ed efficiente.

Cosa NON bere

La prima cosa da sapere è che esistono molti modi per procurarsi dell’acqua potabile. È importante fare attenzione a tutti i tipi di acqua che si possono trovare in natura ed evitare di bere se non si è certi che non si tratti di fonti contaminate. Non bere mai perciò da pozze di acqua stagnante, dove la vegetazione è strana o assente e, ovviamente, non bere acqua di mare: il sale presente nell’acqua disidrata l’organismo e può essere molto dannoso.

Le fonti d’acqua 

Come già detto, per nostra fortuna la natura ci mette a disposizione numerose fonti idriche naturali alcune delle quali lontane dell’inquinamento e urbanizzazione.

Ma non tutte le fonti di acqua sono incontaminate. Anche quella che può sembrare limpida e pulita può nascondere diverse insidie. Vediamo quali sono le principali fonti di acqua e quello che possono nasconderci.

Laghi, stagni e fiumi 

Stranamente da quello che si potrebbe pensare i laghi e gli stagni non sono fonti idriche ideali.

Ciò è dovuto dalla possibilità di avere elevati livelli di batteri e altri microrganismi. Anche i fiumi sono meno sicuri di quello che si può pensare. L’inquinamento e l’eventuale passaggio vicino a centri abitati o industriali possono far si che siano presenti sostanze pericolose nelle acque.

Neve e ghiaccio 

Evitare di idratarsi “mangiando” la neve o il ghiaccio. Farlo vorrebbe dire abbassare la temperatura corporea con eventuali altri problemi che si possono verificare.

In questo caso è bene raccogliere la neve e il ghiaccio, provvedere allo scongelamente e poi alla sua potabilizzazione.

Pozzi d’acqua

Purtroppo quanto detto prima vale anche per i pozzi d’acqua. L’inquinamento, dovuto da diversi fattori, potrebbe aver contaminato la falda acquifera. Anche in questa circostanza sarà necessaria potabilizzare l’acqua.

Come rendere potabile l’acqua

Far bollire l’acqua

Il modo più efficace per rimuovere virus e batteri dall’acqua, consiste semplicemente nel far bollire l’acqua. Potabilizzarla è relativamente molto semplice, di dovrà portare l’acqua a bollore a fuoco vivo, in modo rapido, e farla bollire per circa 60 secondi.

Costruire un sistema di distillazione

Realizzare un semplice sistema di distillazione può aiutarci nel avere una fonte idrica in caso di necessità.

La sua realizzazione prevede di scavare una buca nel terreno di circa un metro di larghezza e uno di profondità. Sul fondo della buca vanno inserite delle foglie umide o dell’erba, sopra le quali va posto un recipiente; a questo punto bisogna prendere un telo di plastica di circa due metri di diametro (o almeno che riesca a coprire agevolmente la buca) e stenderlo sopra la buca, in modo che la copra completamente, fermandolo ai lati con delle pietre.

Al centro del telo bisogna va messa una pietra, in modo che il telo non sia teso sopra la buca ma formi un cono. La temperatura all’interno della buca si alzerà e il vapore incontrerà il telo, più freddo, sopra il quale si formeranno delle gocce di condensa. le goccioline scenderanno lungo il cono del telo per finire nel recipiente, dove si raccoglierà l’acqua.

Metodi “commerciali”

Esistono in vendita diverse tipologie di filtri potabilizzatori. Ci sono filtri ai carboni attivi, filtri in ceramica, potabilizzatori a osmosi inversa, potabilizzatori con setacci e micropori e altri che trattano l’acqua con lo iodio o un’altra sostanza chimica in grado di disattivare agenti patogeni.

I potabilizzatori d’acqua sono molto comodi ma possono essere anche molto costosi.

I potabilizzatori chimici possono consistere in gocce da diluire in acqua (tintura di iodio al 2%) o compresse da disciogliere (anche in questo caso, il principio chimico è l’elemento iodio).

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