È possibile monitorare l’andamento del COVID-19 utilizzando strumenti di facile reperimento? La risposta è si e in aiuto ci viene il saturimetro (conosciuto anche come pulsossimetro). Il saturimetro è un piccolo apparecchio che rileva la quantità di ossigeno nel sangue e la saturimetria (l’ossigenazione del sangue), parametri di riferimento per monitorare l’andamento all’infezione SARS-CoV-2.
Prima di procedere, più in dettaglio, con la spiegazione di cos’è il saturimetro è bene spiegare alcune nozioni importanti per capire il suo funzionamento.
L’ossigenazione del sangue
Attraverso la respirazione, l’aria che inspiriamo – carica di ossigeno – entra nel nostro organismo passando per faringe, laringe, trachea e bronchi, fino a raggiungere i polmoni.
A livello degli alveoli polmonari avviene uno scambio di tipo gassoso: l’ossigeno contenuto nell’aria che abbiamo ispirato entra nel circolo sanguigno, mentre l’anidride carbonica viene rilasciata con l’espirazione.
L’anidride carbonica, quindi, ripercorre in senso inverso le vie respiratorie fino all’esterno del corpo, mentre l’ossigeno viene trasportato nel sangue verso tutti gli organi e i tessuti del corpo. Il trasporto avviene grazie all’emoglobina, una proteina con una struttura chimica adatta al legame con l’ossigeno. Le molecole di ossigeno raggiungono così le cellule del nostro organismo e al loro interno si verifica la cosiddetta “respirazione cellulare” che consente la produzione di energia.
Cosa collega l’ossigenazione del sangue con il COVID-19
Purtroppo al COVID-19 possono associarsi difficoltà respiratorie e nei casi più seri la malattia può determinare una polmonite interstiziale (infiammazione dell’interstizio polmonare).
L’infezione, infatti, può coinvolgere gli alveoli polmonari – dove avvengono gli scambi gassosi tra aria e sangue – compromettendone il buon funzionamento. Questo può determinare un calo nella percentuale di ossigeno che si lega all’emoglobina (saturazione), con conseguente diminuzione di apporto di ossigeno a organi e tessuti.
Che cos’è il saturimetro e a cosa serve
Il saturimetro è un piccolo apparecchio in grado di misurare la quantità di ossigeno legata all’emoglobina nel sangue in rapporto alla quantità totale di emoglobina circolante.
La sua applicazione è molto semplice e può essere effettuata da tutti. Infatti, si applica all’estremità di un dito come una molletta – può essere applicato anche al lobo dell’orecchio – e sul suo piccolo display appare il risultato, espresso in percentuale, dell’emoglobina legata all’ossigeno. In condizioni normali in genere i valori si attestano intorno al 98-100%.
È un monitoraggio semplice, rapido ed indolore e reperire un buon saturimetro è abbastanza semplice.
Saturimetro e pazienti con COVID-19
La saturimetria è un parametro importante nel monitorare l’infezione da SARS-CoV-2. Un livello di satumetria inferiore al 94% rappresenta un segno clinico importante e in questo caso occorre che il paziente consulti il proprio medico di medicina generale per valutare insieme il da farsi. Valori bassi potrebbero essere dati da artefatti e quindi il consulto di un esperto prima di allamarsi è importante.
Problemi nel rilevare la corretta saturimetria
Come specificato ci possono essere condizioni che possono ostacolare la corretta misurazione del saturimetro. Vediamo quelli più frequenti:
- mal posizionamento del dito;
- unghie troppo lunghe: vanno tagliate, altrimenti il polpastrello non cade nel raggio d’azione del raggio laser che serve a misurare la saturazione dell’ossigeno;
- smalto: gli smalti moderni non causano valori più bassi generalmente, ma è meglio toglierli;
- “unghie gel” (quelle che vengono incollate su quella normali): potrebbero generare falsi risultati. Non è chiaro se ciò sia da attribuire la formulazione del gel o al fatto che di solito queste applicazioni sono anche particolarmente lunghe.
Ribadiamo, ancora una volta, che il consulto medico è importante prima di farsi prendere dal panico.
In conclusione
È consigliato che i pazienti con accertata infezione da COVID-19 abbiano a casa un saturimetro e tengano sotto controllo l’ossigenazione del sangue, al fine di rilevare per tempo eventuali compromissioni a livello polmonare – anche in assenza di sintomi – e agire tempestivamente.